IN CHE MODO IL TAI CHI KUNG FU PUO' AIUTARE IN CASO DI BULLISMO.
In tempi come quelli che stiamo attraversando, in cui sembra verificarsi un incremento degli episodi di violenza tra i giovani, nulla come la pratica di una disciplina marziale interna può essere un valido strumento per sostenere ed educare sia chi è vittima sia chi è fautore di atti di bullismo.
Parliamo di un incremento, in quanto il bullismo è sempre esistito e sempre esisterà. Ciò che è cambiato non è tanto l’intensità delle azioni o la cattiveria con cui sono compiute, ma l’amplificazione che queste hanno attraverso i social media. Questa modernizzazione delle relazioni ha reso il bullismo attuabile anche a distanza; non occorre più, infatti, essere presenti fisicamente perché la violenza arrivi alla vittima, ma basta che quest’ultima sia in possesso di uno smartphone e abbia accesso ai social network. Sarebbe sufficiente, quindi, che i genitori non rendessero disponibili questi portali ai loro figli prima dei 16 anni perché il bullismo tornasse ad essere relegato ai banchi di scuola come era per la mia generazione.
Ma come nasce il bullismo?
Quando due giovani persone si incontrano per la prima volta accade una cosa estremamente naturale, comune a tutte le specie animali del pianeta: entrano in relazione l’uno con l’altro. In base all’educazione, all’indole personale e al background culturale, questa relazione può assumere sfaccettature molto differenti. A seconda di come viene allevato, il ragazzo si rapporterà al prossimo in modo più o meno estroverso, arrivando a toccare punte di estrema timidezza in alcuni casi e di massima aggressività in altri.
Semplificando estremamente, quando un giovane aggressivo incontra un giovane timido, solitamente il giovane aggressivo prevale e il giovane introverso soccombe.
Da persona che è stata presa di mira dai bulli in giovane età, mi sento di dire che la ricerca del colpevole non è la via giusta da intraprendere per trovare una soluzione concreta al problema. Non sono convinta, di fatto, che esista un vero e proprio colpevole in una situazione di questo genere. Da una parte abbiamo delle famiglie che non sono in grado di fornire ai figli gli strumenti per relazionarsi in maniera equilibrata, per controllare i propri impulsi o per costruire caratteri forti capaci di preservarsi e difendersi, dall’altra abbiamo giovani ragazzi che condividono le stesse paure e gli stessi disagi relazionali, manifestandoli in modi diametralmente opposti.
È dunque necessario ri-educare i giovani alla relazione, alla conoscenza di sé e dell’altro, e alla gestione della paura attraverso la scoperta di sé. È necessario insegnare loro come incanalare l’energia che stimola l’aggressività da un lato, e a costruire salde personalità e caratteri vigorosi dall’altro.
Il Taiji Kung Fu può essere un valido aiuto in questo processo di recupero. La pratica delle nostre arti marziali interne per ragazzi è completa ed estremamente adattabile a tutte le soggettività. Essa è caratterizzata da:
- attività energiche, che aiutano a prevenire il ristagno di energia sia fisica che emozionale, oltre ad insegnare a muovere e controllare il corpo;
- pratiche lente e introspettive, che aiutano a calmare lo spirito e a controllare i movimenti interiori e le pulsioni violente;
- un serio e profondo lavoro in coppia, a stretto contatto con il compagno, in cui il giovane impara a riconoscere la propria periferia fisica e mentale e ad espanderla, a relazionarsi con vari tipi di personalità e ad avere familiarità con il concetto di causa-effetto (a pensarci non è un caso che in un periodo oscuro come quello in cui stiamo vivendo, dove insegniamo ai nostri figli a stare a distanza dai loro coetanei, eliminando così ogni possibilità di relazione fisica, i casi di violenza gratuita anche tra i più giovani siano aumentati spaventosamente).
Il ragazzo impara anche ad esprimere la propria personalità in un ambiente sicuro e controllato, dove il giudizio e la critica sono banditi per principio; a focalizzarsi sui propri limiti, invece che su quelli dei compagni, facendone una sfida da superare.
La natura giocosa dei programmi proposti, inoltre, rende piacevole ed accattivante la partecipazione alle lezioni; in questo modo, il ragazzo può imparare il rispetto per se stesso e per il prossimo in un’atmosfera leggera, vivace e briosa, seppur disciplinata.
La pratica del Taiji Kung Fu per ragazzi è assolutamente sicura: passeranno, infatti, parecchi anni prima che le giovani tigri imparino a tirare un pugno. Questo tempo è fondamentale per insegnare loro il valore della vita sotto ogni suo aspetto. Prima di imparare le tecniche di combattimento, infatti, impareranno a controllare la loro mente e il flusso del pensiero psicologico, unico grande responsabile di ogni paura, malessere e desiderio di prevaricamento.
Per concludere, la via giusta è sicuramente la rieducazione di queste menti fresche e plasmabili al fine di permettergli di esprimere al meglio il potenziale che li contraddistingue e di incanalare la loro forte energia in piena espansione in qualcosa di creativo, energico e formativo.
Il nostro Tai Chi Kung Fu è tutto questo e molto di più...
Chicca Fossa
Istruttore di Qigong e Taijiquan,
Allenatore di Tai Chi Kung Fu per Bambini e Ragazzi